Da oggi è possibile sostenere il progetto, dai il tuo contributo nel salvaguardare le tradizioni nautiche!
0 – Officine dell’acqua
Officine dell’Acqua, passione per la tradizione nautica e necessità di
salvaguardare e trasmettere la storia che ha legato nei secoli la popolazione rivierasca all’Acqua
L’ambizioso progetto affonda le radici nell’impellente necessità di salvare, tramandare e riscoprire il secolare rapporto con il Lago e le Vie d’acqua trasformandolo in opportunità, di un futuro sviluppo sostenibile, per le giovani generazioni.
Partners
1 – Come?
Il punto di partenza del progetto sarà la riqualificazione dei magazzini ferroviari di fine ‘800
Questi immobili, situati in un contesto logistico ideale, collegano la stazione della Navigazione Laghi, oggi prevalentemente turistica, alla stazione ferroviaria ed alla principale arteria stradale del Lago.
L’idea di trasformare un luogo abbandonato da oltre trent’anni, nel cuore di Laveno, in un centro di aggregazione sociale e fulcro di attività didattico-formative legate all’artigianato tradizionale, altrimenti destinato a scomparire sarà presto una realtà.
2 – Il progetto
Officine dell’acqua
L’area espositiva museale, da realizzarsi nei magazzini, antico luogo di lavoro, diventa testimonianza dell’operosità e dell’ingegno lavenese che seppe sfruttare l’acqua aprendo le economie del Lago ai mercati della ricca pianura Padana, spingendo le grandi barche da trasporto e i piroscafi a vapore fino a Venezia ed al Triveneto.
La biblioteca dell’Acqua e del Legno ospiterà un incubatore per giovani artisti ed artigiani che a rotazione potranno utilizzare gli ampi spazi riqualificati. Cammeo del progetto, infine, la Scuola di Restauro e Costruzione di imbarcazioni della tradizione lacustre. Una realtà unica in tutto il sud Europa, già avviata dall’Associazione Vele d’Epoca Verbano, promotrice di Officine dell’Acqua ed apprezzata sia in Italia che all’estero, darà ulteriore impulso turistico al territorio.
2.1 – Il progetto
Riqualificazione urbana
La struttura oggetto del progetto denominato Officine dell’Acqua è uno storico Magazzino Merci Ferroviario, edificato nel 1886 quale magazzino di pertinenza della coeva stazione di Ferrovie Nord Milano di Laveno posizionato per questioni logistiche e strategiche a ridosso dell’allora ampio porto commerciale, il più importante della sponda lombarda. Gli stabili ricalcano la classica architettura ferroviaria dei magazzini merci a binario esterno di fine ottocento, oggi purtroppo in via di estinzione.
Le poche strutture del magazzino ancora esistenti e non completamente degradate, rappresentano un’imprescindibile testimonianza di archeologia industriale ferroviaria, oggetto di restauro ed attenta riqualificazione funzionale.
2.2 – Il progetto
Intervento socio-culturale
La grande ricchezza di offerta culturale relativa alla storia e tradizione del lago Maggiore, nonché della comunità di Laveno e comuni limitrofi, ad oggi non trova ancora un vero e proprio spazio fisico in cui potersi esprimere e declinare in tutte le sue forme sociali e culturali.
Nonostante la presenza e l’importante ruolo svolto dal Museo Internazionale Design Ceramico (MIDeC), la Biblioteca Comunale e le Associazioni culturali locali, al momento, soprattutto per motivi logistici legati alla loro posizione decentrata ed isolata rispetto agli altri luoghi di ritrovo, non riescono a valorizzare completamente tutto il patrimonio della tradizione e a configurarsi come veri e propri luoghi di aggregazione sociale.
L’area del presente progetto vuole configurarsi non solo come semplice spazio espositivo dedicato alla tradizione ed alla navigazione delle acque interne ma anche come luogo di aggregazione, fulcro e catalizzatore dell’ampia offerta culturale che il territorio circostante offre, attraverso la creazione di un incubatore per giovani artigiani ed artisti, una biblioteca monotematica – Acqua e Legno – e un laboratorio didattico per la futura formazione di maestri d’ascia e carpentieri.
La molteplicità di attività che vi verranno svolte nonché le potenziali partnership che da qui nasceranno, forti del sostegno dell’Amministrazione Comunale e delle principali Associazioni del territorio, incrementeranno il numero degli interventi a sfondo sociale e culturale a beneficio della Comunità territoriale.
2.3 – Il progetto
Interventi
Il progetto prevede la riqualificazione dell’intera area con un planning step by step in base alla raggiungimento degli obiettivi di finanziamento.
La volontà di coinvolgimento di aziende e realtà territoriali, si esplicherà attivando filiere locali incentivando l’utilizzo di materie prime a km 0, come le pavimentazioni in legno di castagno concordato con le associazioni di categoria e le lavorazioni artigianali di professionisti del territorio. Alcune delle attività di ristrutturazione potranno essere esse stesse materia di corsi e didattica, oggi estremamente richiesta nell’edilizia eco sostenibile.
Sono stati preventivati pertanto i lavori di impiantistica in modo da rendere la struttura il meno possibile impattante da un punto di vista dei consumi prevedendo un sistema di riscaldamento con pompa geotermica e l’approvvigionamento elettrico tramite impianto fotovoltaico, che sfrutti l’ampia area delle coperture esposte a sud, più irraggiate e meno impattanti essendo volte verso lo scalo ferroviario. È inoltre previsto un nuovo padiglione costruito completamente in legno, progettato in collaborazione con l’Università di Ferrara, secondo gli schemi di architettura tradizionale che ricalchino le linee delle strutture ferroviarie coeve ma che siano conformi alle vigenti normative sulla sismica e sulla sicurezza.
Questa nuova area che sorgerà in parallelo all’edificio principale sarà la sede della scuola di costruzione e restauro. Un ampio padiglione di 300 mq direttamente a contatto con l’area espositiva del piano terreno. I grandi serramenti dell’area espositiva affacceranno direttamente sul laboratorio che diverrà a sua volta parte del panorama espositivo, rendendo il comparto museale vivo e sempre rinnovato. La riqualificazione degli stabili necessiterà di un importante sforzo economico essendo la gran parte dell’area, 850 mq su 1350, ancora al “grezzo” priva di impiantistica e finiture. Questa impegnativa situazione, che può superficialmente apparire come un ostacolo alla realizzazione delle Officine dell’Acqua, offre invece l’opportunità di poter progettare impianti di moderna concezione, come il fotovoltaico e il geotermico, volti alla completa sostenibilità termo energetica della struttura.
2.4 – Il progetto
Sostenibilità del progetto
Gli ulteriori costi gestionali e manutentivi ordinari saranno coperti dagli introiti relativi alle attività didattiche e formative offerte sia nella struttura che sul territorio. La scuola di restauro e costruzione, l’offerta formativa scolastica, i corsi di vela tradizionale, le conferenze sia tematiche che esterne, la partecipazione a programmi europei con i numerosi partner stranieri frutto dell’intensa vita associativa di oltre sette anni sono già oggi realtà avviate e consolidate che potranno ulteriormente espandersi facendo leva anche sulla commistione di spazi con l’ufficio turistico.
Non ultima la crescente richiesta di turismo culturale e sostenibile che potrà fruire di percorsi dedicati sia sull’acqua con imbarcazioni tradizionali che a terra andando a riscoprire i numerosi attrattori che, tramite il collegamento diretto su rotaia con Milano, potranno divenire un appetibile offerta anche per il turismo giornaliero.